No, la frequenza di utilizzo rappresenta il limite massimo di lavoro dell’operatore all’interno della propria soglia termica, e non va confusa con il concetto di tipo di applicazione per cui l’operatore è stato progettato. Tale concetto deve rappresentare il criterio principale di scelta.
Per facilitare la selezione dell’operatore, abbiamo suddiviso le applicazioni in tre categorie facilmente identificabili dall’installatore: residenziale, condominiale, industriale.
E’ intuitivo che le caratteristiche di un cancello residenziale sono generalmente dimensioni e peso contenuti, pochi cicli giornalieri, applicazione mono/bifamiliare. Viceversa un cancello industriale è presumibile avere dimensioni e peso importanti ed elevato numero di transiti.
Ovviamente lo sviluppo del progetto di un operatore è determinato dal tipo di applicazione per cui se ne prevede l’impiego.
Per scegliere quindi il prodotto giusto, prima di tutto va valutato il tipo di applicazione; la frequenza di utilizzo può essere il secondo criterio di selezione.
Va evitato di basare la scelta esclusivamente sulla frequenza di utilizzo!
Ad esempio, un operatore a 24V per uso residenziale può avere una frequenza di lavoro continua (100%); ma se venisse impiegato in un ambito industriale con elevati transiti, porterebbe ad una “vita” limitata nel tempo rispetto all’applicazione per cui è stato pensato e costruito.